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FONTI:

giovedì 4 giugno 2009

Apparato riproduttore

Tutti gli animali a riproduzione sessuata sono formati da due tipi di cellule: le cellule somatiche e le cellule germinali. Nel corso dello sviluppo embrionale le prime si differenziano nei tessuti caratteristici dell'animale adulto, mentre le seconde rimangono in uno stato indifferenziato. Negli invertebrati le cellule germinali si trovano raggruppate nella cavità del corpo o in una porzione dell'apparato circolatorio, mentre nei vertebrati sono localizzate in strutture contigue al sistema escretore e destinate a trasformarsi negli organi riproduttivi dell'adulto o gonadi.
Nella maggior parte dei mammiferi, prima della nascita le gonadi si spostano dalla regione dorsale a quella ventrale del corpo. Le cellule germinali conservate nelle gonadi restano, tuttavia, inattive finché l'animale non raggiunge la maturità sessuale. Questa coincide con la trasformazione delle cellule germinali immature in gameti, attraverso un particolare tipo di divisione cellulare (meiosi) che riduce alla metà il numero di cromosomi tipico della specie. Un altro evento che negli animali superiori coincide con il raggiungimento della maturità sessuale è la secrezione di ormoni, che controllano i caratteri sessuali secondari, da parte delle cellule somatiche delle gonadi (Vedi Sesso).

1) APPARATO GENITALE MASCHILE

L'apparato genitale maschile si sviluppa verso l'esterno con il pene e lo scroto (contenente i testicoli). Non sono invece visibili gli altri organi, quali epididimi, vescicole seminali, ghiandole bulbouretrali e prostata.

1.1) Organi genitali

Testicoli
Organi pari di forma ellissoidale. Sono situati sotto il pene, nella borsa scrotale. Ciascun testicolo risulta mobile e la sua posizione è in rapporto con il rilasciamento e la contrazione del muscolo cremastere e della parete della borsa scrotale. Il testicolo di sinistra si trova più in basso del testicolo di destra ed entrambi sono separati da un setto chiamato setto scrotale. Misura in lunghezza 4 cm e in larghezza 2,5. Ha una consistenza molle elastica e un colorito bianco-azzurrognolo. Il suo peso è di circa 30 gr.

Vie spermatiche

TUBULI RETTI E RETE TENSIS
Si trovano all'interno del testicolo - Il parenchima: ha consistenza molle e colore giallo chiaro ed è costituito da un limitato numero di tubuli seminiferi ciascuno con una lunghezza che può superare i due metri e per questo enormemente attorcigliati. La parte terminale del tubulo è rettilinea (tubulo retto) e va ad aprirsi nel mediastino che è scavato da una miriade di cellette, la rete testis, dalla quale originano dei condottini efferenti che raggiungono la testa dell’epididimo.

EPIDIDIMO
Organo pari. Si può paragonare a un serbatoio per gli spermatozoi che maturano al suo interno. Possiamo dividerlo in testa, corpo e coda. La testa è la parte piu voluminosa. Il corpo ha una forma cilindrica. La coda si trova sulla parte posteriore del testicolo.

DOTTO DEFERENTE
Ha una forma cilindrica, è lungo circa 30 cm, ha una consistenza dura dato che è fornito di un tessuto muscolare molto spesso. Il dotto deferente è la continua dei rispettivi condotti dell'epididimo. Essi fungono da sede principale di deposito degli spermatozoi maturi e da dotti escretori dei testicoli. Dalla coda dell'epididimo ciascun dotto deferente risale sino all'orifizio esterno del canale inguinale che imbocca e percorre interamente. Una volta fuoriuscito dall'orifizio interno del canale inguinale il deferente si pone di lato alla vescica piegandosi, in seguito ognuno dei due deferenti si dirige medialmente incrociandosi con gli ureteri, ricevendo in corrispondenza della faccia posteriore della vescica, il dotto escretore della vescichetta seminale. L'ultima porzione del dotto deferente è dilatata ed è definita perciò porzione ampollare.

FUNICOLO SPERMATICO
Ha consistenza molle, un diametro di circa 1 cm e una lunghezza di 14 cm.
Lunghi circa 2 cm, hanno origine dalla parte terminale del canale deferente. Hanno la forma di tronchi allungati.

Prostata
La prostata è un organo ghiandolare posto proprio al di sotto della vescica e dell'orifizio uretrale interno, pertanto la prostata circonda la prima porzione dell'uretra definita uretra prostatica. Ha la forma, le dimensioni e la consistenza di una castagna. È avvolta da una densa capsula fibrosa. Il parenchima prostatico è costituito da un insieme di ghiandole tubuloalveolari, circondate da un tessuto fibroso contenente cellule muscolari lisce che si contraggono al momento dell'eiaculazione. La prostata produce e secerne un liquido poco viscoso, alcalino e lattescente che serve a stimolare la motilità degli spermatozoi.

Ghiandole di Cowper
Le ghiandole bulbouretrali (o Ghiandole di Cowper) sono piccole ghiandole esocrine, da 3 a 5 mm di diametro, situate alla radice del pene all'altezza dell'uretra membranosa.
La loro capsula fibroelastica è composta, oltre che da fibroblasti e cellule muscolari lisce, dalle fibre muscolari scheletriche provenienti dai muscoli del diaframma urogenitale. Dalla capsula provengono dei setti che dividono ogni ghiandola in lobuli (cisterne). L'epitelio (tessuto) di queste ghiandole tubuloalveolari composte, varia da cubico semplice a colonnare semplice.

Pene
Il pene è l'organo maschile deputato alla copulazione. è una struttura breve, pendula, sospesa al dinnanzi ed ai lati dall'arcata pubica. È formato da tre masse cilindriche di tessuto cavernoso erettile tenute insieme da connettivo fibroso ed avvolte da cute. Le due masse con sede laterale sono dette corpi cavernosi del pene; la terza massa è denominata corpo cavernoso dell'uretra (o spongioso) e costituisce la porzione ventrale dell'organo ed avvolge il tratto penieno dell'uretra. Il termine cavernoso serve ad indicare la notevole quantità di spazi venosi (caverne) presenti in tali strutture. Tali cavità possono riempirsi di sangue nel corso della eccitazione sessuale, rendendo il pene duro ed eretto: onde la denominazione di tessuto erettile. La porzione terminale del pene appare lievemente espansa ed è detta glande: tale porzione appartiene interamente al corpo spongioso dell'uretra e ricopre dall'alto le estremità distali dei corpi cavernosi del pene. Verso l'apice del glande è visibile il meato uretrale, l'ultimo tratto dell'uretra, quello più esterno. Il rivestimento cutaneo del pene, alquanto lasso, costituisce una piega, il prepuzio che ricopre più o meno completamente il glande, ad eccezione dei soggetti il cui pene sia stato circonciso.

1.2) Spermatogenesi

La spermatogenesi è il processo di maturazione delle cellule germinali maschili, che avviene nella gonade maschile, ovvero nei testicoli o didimi, sotto lo stimolo di particolari ghiandole endocrine: le Gonadotrope, quando l'individuo ha raggiunto un certo grado di sviluppo.
Dalla nascita fino alla fase puberale l'individuo presenta al livello della gonade gli spermatogoni A, i quali costituiscono una riserva di cellule seminali con corredo genetico di tipologia diploide non mature ed incapaci di fecondare gli ovociti. Essi, in seguito a stimoli ormonali, vanno incontro a maturazione.
Durante l'attività sessuale del maschio, e per tutta la vita fertile, gli spermatogoni si moltiplicano per mitosi, in modo da costituire una riserva stabile (spermatogoni B). Gli spermatogoni B si dividono per mitosi, e diventano spermatociti di I ordine; gli spermatociti di I ordine entrano in meiosi diventando dopo la meiosi I spermatociti secondari (con un corredo cromosomico aploide dicromatidico), e dopo la meiosi II spermatidi, con corredo cromosomico aploide monocromatidico. Al termine della seconda divisione meiotica si formano quindi 4 cellule aploidi (gli spermatidi) per ogni spermatogono B di partenza. A questo punto avviene una serie di processi chiamata spermioistogenesi nella quale gli spermatidi acquisiscono quei caratteri indispensabili per la fecondazione, che sono:

- formazione dell'acrosoma;
- condensazione del materiale genetico;
- formazione del flagello.

Una volta che queste tre fasi sono concluse, un ciclo spermatogenico ha generato degli spermatozoi (il cui numero varia in funzione al numero di spermatogoni B formatisi).

1.3) Innervazione

L'innervazione dell'apparato genitale maschile è estremamente importante sia per il fenomeno dell'eiaculazione che per quello dell'erezione. L'eiaculazione è il processo mediante il quale, attraverso delle contrazioni ritmiche, viene espulso attraverso l'uretra peniena lo
sperma maschile; lo sperma consta di una componente prodotta nei testicoli, principalmente spermatozoi, e di una componente propriamente detta liquido seminale prodotta nelle vescichette seminali e nella prostata. La prima parte dell'eiaculazione consiste quindi nel movimento degli spermatozoi dai testicoli fino all'uretra prostatica attraverso il dotto deferente, e questo movimento è assicurato da contrazioni della muscolatura involontaria ad opera dell'ortosimpatico tramite il nervo gemito-femorale. Anche la contrazione delle vescichette seminali e della prostata che contengono il liquido seminale avviene ad opera dell'ortosimpatico che oltretutto opera un altro passaggio principale, ossia la chiusura dello sfintere interno dell'uretra. La contrazione dei muscoli bulbo-cavernosi e ischio-cavernosi invece è opera del sistema motorio e nello specifico del nervo pudendo, così come anche l'innervazione sensitiva è pudendo-dipendente. Il fenomeno dell'erezione invece avviene per la dilatazione vasale operata dal parasimpatico sacrale che favorisce l'afflusso di un maggior quantitativo di sangue. Il parasimpatico quindi opera inibendo la contrazione simpatica, e questo è possibile grazie al rilascio endoteliale di ossido nitrico che opera quindi in questo caso da secondo messaggero.

2) APPARATO GENITALE FEMMINILE

L'apparato genitale femminile è composto da due parti principali:

- genitali interni, utero e annessi (salpingi, ovaie)
- genitali esterni, vulva e annessi.

2.1) Organi genitali interni

Ovaia
Le ovaie sono formate da follicoli ovarici che liberano le cellule uovo mature: queste discendono nelle Tube di Falloppio dove avviene la fecondazione (se l'ambiente è favorevole e sono presenti spermatozoi attivi). Se l'uovo non viene fecondato entro 24 ore, viene eliminato tramite la mestruazione, se invece viene fecondato, l'ovulo discende nell'utero dove si forma lo zigote.

Tuba di Falloppio
Le tube di Falloppio (dal nome dell'anatomista italiano del sedicesimo secolo Gabriele Falloppio), chiamate anche salpingi (dal greco σαλπίγξ [salpìnx] che significa tromba, tuba, alludendo alla loro forma), trombe uterine o ovidotti, sono due organi tubolari pari e simmetrici che hanno la sola funzione riproduttiva. Hanno, infatti, il compito di captare l'ovocita e lo spermatozoo e permettere la fecondazione. Hanno una lunghezza che va dai 12 ai 18 centimetri e uno spessore che arriva fino ai 3 millimetri. Esse sono rivestite dal peritoneo; sono collegate alla cavità peritoneale da dei foglietti peritoneali, chiamati mesosalpingi.
Le tube di falloppio possono idealmente dividersi in quattro porzioni:

- il fundibolo, che ha la forma ad imbuto ed è la sezione più vicina alle ovaie
- la parte ampollare, che è la parte più lunga, di circa 6 - 7 centimetri. Regola il transito dei gameti ed il transito embrionale mediante contrazioni e successvi rilasciamenti
- la parte istmica, è una porzione lunga circa 2 - 3 centimetri, è quasi rettilinea e sottile
- la parte interstiziale, è il tratto più breve ed è il punto in cui la tuba si introduce nel miometrio per raggiungere la cavità uterina.

Utero
L'utero è un organo impari, cavo, muscolare. Assomiglia alla forma di una pera rovesciata. Si trova tra il retto e la vescica. L'utero è un organo posto al centro della piccola pelvi, tra la vescica (anteriormente) e il retto (posteriormente). Può essere considerato formato da un corpo, la parte più estesa che termina superiormente nel fondo dell'utero, e da un collo che penetra nella sottostante vagina fino a sporgere all'interno di essa nel cosiddetto muso di tinca, il quale è separato dalla parete interna della vagina da uno spazio anulare detto fornice della vagina. Caratteristica è la posizione dell'utero rispetto al bacino: l'asse maggiore di questo forma con l'asse maggiore del bacino un angolo aperto anteriormente(angolo di Versione) di circa 60°(condizione detta antiversione fisiologica), mentre l'asse del corpo forma con l'asse del collo uterino un angolo ottuso (angolo di Flessione )di circa 150°,aperto anteriormente (antiflessione fisiologica).
Da considerarsi sono i rapporti dell'utero: anteriormente esso poggia sulla vescica, dalla quale è separata tramite il recesso peritoneale (cavo vescicouterino) che solitamente è una cavità virtuale; posteriormente è in rapporto col retto attraverso l'interposizione di un altro recesso peritoneale, il cavo rettouterino,detto anche Cavo del Douglas, che solitamente contiene anse dell'intestino tenue; lateralmente al retto prendono inserzione, su entrambi i lati, i legamenti larghi, delle formazioni peritoneali contenenti connettivo e strutture vasali e legamentose (legamento rotondo, tuba uterina, uretere,parte delle ovaie). La struttura dell'utero è quella tipica degli organi cavi: è formato da una parete costituita da una successione di tonache che circoscrivono un lume. Nel caso dell'utero queste tonache sono uno strato più superficiale (la tonaca mucosa o endometrio), uno strato muscolare o miometrio e, dove è presente, il rivestimento peritoneale detto anche perimetrio.
La cavità dell'utero è distinta in tre parti:

- corpo;
- collo;
- istmo.

L'utero è formato da tre tessuti diversi:

- tonaca esterna;
- tonaca muscolare;
- mucosa uterina.

Vagina
La vagina è il canale antistante l'utero e, nel rapporto sessuale, è l'organo che accoglie il genitale maschile (pene). La vagina è la sede in cui si può prevenire meccanicamente o chimicamente la fecondazione, inserendo appositi sistemi, quali ad es. il diaframma e la spirale intrauterina o I.U.D. (Intra Uterine Device), che vanno a chiudere la bocca dell'utero e/o inibire la fecondazione.

2.2) Organi genitali esterni

Vulva
È un'area disposta in senso verticale e costituita da parti differenti:

- monte di Venere
- prepuzio clitorideo
- clitoride
- grandi labbra
- piccole labbra
- orifizio uretrale
- imene
- orifizio vaginale

Monte di Venere
Il monte di Venere, chiamato anche monte del pube, è un deposito di tessuto adiposo situato sopra l'osso pubico femminile. Durante la pubertà si ricopre di peli. Il nome deriva da Venere, dea nella mitologia romana.

Prepuzio clitorideo
Si trova sotto la commessura labiale superiore e sopra il glande. Si tratta di un lembo di pelle formato dalle piccole labbra, esso ricopre il clitoride quando questo non è in stato di eccitazione o non viene esposto manualmente. È soggetto ad asportazione nelle mutilazioni genitali femminili, come del resto avviene nei confronti del prepuzio maschile nel caso di circoncisione.

Clitoride
La clitoride (o il clitoride) è il principale organo erettile della donna, posto sulla parte anteriore superiore della vulva, appena sopra le piccole labbra della vagina. Benché il vocabolo clitoride sia in origine un sostantivo femminile (come di norma i nomi italiani in -ide: cuspide, mantide ecc.), si è andato diffondendo (e in certi ambienti oggi è prevalente) l'uso di considerarlo maschile. Da un punto di vista dello sviluppo embrionario ha la stessa origine del pene, e come il pene ha la stessa struttura e terminologia usata per descriverlo. Infatti è costituita da una parte composta da due radici dei corpi cavernosi, più ridotte e sottili rispetto a quelle maschili, chiamata asta e una parte superiore chiamata glande sormontato da un prepuzio clitorideo.

Grandi labbra
Le grandi labbra, ovvero le labbra più esterne, sono due sottili pliche cutanee che variano da donna a donna, per forma, colore e dimensione. Dopo la pubertà sono di solito ricoperte di peli. Sulla superficie esterna delle grandi labbra è presente un gran numero di ghiandole sebacee e sudoripare. Sotto lo strato cutaneo esterno sono presenti fibre elastiche e tessuto adiposo, che danno forma e consistenza alle grandi labbra.
Nel periodo fertile della donna, durante l’eccitamento sessuale, le grandi labbra tendono a gonfiarsi per l’aumentato afflusso sanguigno. Dopo la menopausa esse tendono progressivamente ad assottigliarsi e perdono parte del tessuto adiposo, quindi il gonfiore durante l'eccitazione risulta notevolmente ridotto.

Piccole labbra
Nell'anatomia della donna, le piccole labbra sono due sottili pliche cutanee nello spazio circoscritto delle grandi labbra. Esse delineano un'area triangolare del vestibolo, dove sboccano sia l'uretra che la vagina. Posteriormente si ricongiungono in una piccola piega detta forchetta.

Imene
L'imene (dal greco hymén, membrana) è un setto di membrana mucosa che sovrasta o ricopre parzialmente l'esterno dell'apertura della vagina (canale vaginale).

2.3) Ciclo mestruale

Le donne mostrano considerevoli variazioni nella lunghezza dei loro cicli mestruali, e la lunghezza del ciclo differisce a seconda delle specie animali. Mentre la lunghezza del ciclo può variare, 28 giorni sono generalmente presi come rappresentativi della media del ciclo ovulatorio nelle donne. Per convenzione si usa l'inizio delle perdite mestruali per segnare l'inizio del ciclo, così che il primo giorno di perdite è chiamato "primo giorno del ciclo".
La mestruazione si ha normalmente ogni 28 giorni ± 7 giorni. Intervalli minori o uguali a 21 giorni si chiamano polimenorrea; per cicli uguali o superiori a 35 giorni è oligomenorrea. Si ha amenorrea se l'intervallo supera i 180 giorni. Il flusso mestruale normale varia tra 50 mL ± 30 mL. Segue un andamento "crescendo-decrescendo", che è: partenza con un livello moderato, qualche incremento, e poi una lenta diminuzione fino a sgocciolio. Flussi molto abbondanti o maggiori di 80 mL (ipermenorrea o menorragia) possono derivare da disturbi ormonali, anormalità uterine, incluso leiomioma uterino o cancro, e altre cause. Il fenomeno opposto, un sanguinamento molto ridotto, è detto ipomenorrea. In media il sanguinamento dura da 3 a 7 giorni dall'inizio del ciclo.
Sanguinamenti prolungati (menorragia, anche meno-metrorragia) non mostrano un andamento chiaro. Sanguinamento disfunzionale uterino si riferisce a sanguinamenti provocati da disfunzioni ormonali, generalmente senza ovulazione. Tutti i sanguinamenti anomali necessitano attenzione medica; possono indicare sbilanciamenti ormonali, fibromi uterini, o altri problemi.
Si può dividere il ciclo mestruale in quattro fasi.

Mestruazione
L'eumenorrea denota il normale, regolare, flusso mestruale che dura per qualche giorno, di solito dai 3 ai 5 giorni, ma anche dai 2 ai 7 è considerato normale: la variazione dipende dal calibro delle arteriole interessate dall'emorrargia. La perdita media di sangue durante le mestruazioni è di 35 millilitri, ma tra i 10 e gli 80 ml è considerato normale. Diverse donne hanno inoltre riferito la comparsa dell'endometrio come tessuto misto a sangue. Un enzima chiamato plasmina, contenuto nell'endometrio, tende ad inibire la coagulazione del sangue (attua la fibrinolisi). A causa di questa perdita di sangue, le donne hanno un maggiore fabbisogno di ferro rispetto agli uomini, per prevenire la mancanza di ferro. Molte donne hanno avuto esperienza di crampi uterini, altrimenti chiamata dismenorrea, durante questo periodo. Una vasta industria è cresciuta per fornire prodotti sanitari per aiutare le donne a gestire le proprie mestruazioni.

Fase follicolare
Nella fase follicolare del ciclo ovarico l'ipofisi rilascia quantità modeste di FSH e di LH in risposta alle stimolazioni provenienti dall'ipotalamo; in questa fase le cellule del follicolo immaturo dispongono di recettori per l'ormone FSH ma non per quelli per l'ormone LH. Le molecole di FSH inducono l'accrescimento da cinque a sette follicoli ovarici e le cellule di tale struttura in sviluppo producono estrogeni. Questi follicoli, che sono stati cresciuti per la gran parte dell'anno in un processo noto come follicogenesi, competono con tutti gli altri per il dominio.Il follicolo più grande secerne inibina che serve a fermare i follicoli sopprimendo la produzione di FSH. Questo follicolo dominante continua a crescere, forma un rigonfiamento vicino alla superficie dell'ovaia, e diventa presto competente per l'ovulazione. Una bassa concentrazione di Estrogeni da parte del follicolo mantiene la secrezione di gonadotropine ipofisarie (FSH , LH) a livelli parimenti modesti attraverso un meccanismo di feedback positivo. Questi rapporti ormonali si modificano in modo radicale e bruscamente nella fase ovulatoria quando il ritmo della secrezione di estrogeni da parte del follicolo in sviluppo inizia a crescere molto rapidamente; per un controllo feedback positivo aumenteranno notevolmente anche le gonadotropine (FSH, LH). Ormai la maturazione del follicolo è arrivata a un punto tale che questa struttura dispone di recettori per l'ormone LH e può rispondere a questa molecola segnale che determina nel follicolo stesso la definitiva maturazione; l'ovulazione si verifica circa 24 ore dopo la comparsa del picco di LH, in seguito all'ovulazione, LH stimola la formazione del corpo Luteo, una particola struttura cicatriziale che funziona come ghiandola endocrina. I follicoli producono estrogeni. Questi estrogeni iniziano la formazione di un nuovo strato di endometrio nell'utero, storicamente identificato come l'endometrio proliferativo. Se fecondato, l'embrione sarà impiantato all'interno di questa polpa ospitale.

Ovulazione
Quando il follicolo è maturato, secerne abbastanza estradiolo da portare al rilascio dell'ormone luteinizzante (LH). In un ciclo medio questo rilascio di LH avviene intorno al dodicesimo giorno e può durare 48 ore. Il rilascio di LH fa maturare l'ovulo e indebolisce la parete del follicolo ovarico. Questo processo porta all'ovulazione: il rilascio dell'ovulo maturo, la cellula più grande del corpo (con un diametro di circa 0.5 mm). Quale delle due ovaie (sinistra o destra) sembra essere casuale; non si sa se ci sia una coordinazione destra/sinistra. Le tube di Falloppio devono catturare l'ovulo e fornire il posto per la fertilizzazione. Un caratteristico muco chiaro e filante viene secreto dalla cervice, pronta ad accettare lo sperma. In alcune donne, l'ovulazione porta un caratteristico dolore chiamato Mittelschmerz (termine tedesco che significa 'dolore centrale') che dura per qualche ora. Il repentino cambiamento ormonale nel momento dell'ovulazione può causare in alcune donne un leggero sanguinamento. Molte donne percepiscono la variazione nel muco cervicale, specialmente se stanno monitorando i propri segni di fertilità. Un ovulo non fertilizzato sarà eventualmente disintegrato o dissolto nell'utero. È stato dimostrato che le donne durante l'ovulazione hanno l'olfatto acuito.

Fase lutea
Il corpo luteo è il corpo solido che si forma nelle ovaie dopo che l'ovulo è stato rilasciato dalle tube di Falloppio, è cresciuto e si è diviso. Dopo l'ovulazione, il follicolo residuo si trasforma nel corpo luteo con l'aiuto di ormoni secreti dall'ipofisi. Questo corpo produrrà progesterone ed estrogeni per approssimativamente due settimane. Il progesterone gioca un ruolo chiave nel convertire l'endometrio proliferativo in un rivestimento accogliente per un'eventuale impianto e per le prime fasi della gravidanza. Esso innalza anche la temperatura corporea da un quarto a mezzo grado centigrado, perciò le donne che misurano la temperatura giornalmente possono accorgersi che sono nella fase lutea (metodo Ogino-Knaus). L'ovulo, se sarà stato fecondato, viaggerà come blastula attraverso le tube di Falloppio fino alla cavità uterina e si impianterà 6 o 12 giorni dopo l'ovulazione. Poco dopo l'impianto, l'embrione segnalerà la propria esistenza al sistema materno. Un segnale precoce viene dato dalla gonadotropina corionica (HCG), ormone che si può misurare con un test di gravidanza. Esso ha un ruolo importante nel mantenere il corpo luteo "vivo" e capace di produrre ancora progesterone. Senza gravidanza (e quindi senza HCG) il corpo luteo scompare, e il livello di progesterone crolla. Ciò determina l'inizio di un nuovo ciclo mestruale.

SINTOMI MESTRUALI

Le mestruazioni possono essere accompagnate, in alcune donne, da varie intense sensazioni, che coinvolgono gli ormoni o i crampi uterini. Le sensazioni più forti includono un significativo dolore mestruale (dismenorrea), dolore addominale, cefalea, depressione e sensibilità emotiva, diarrea o feci molli sono comuni nei primi giorni delle mestruazioni. Dolorabilità al seno per ritenzione idrica premestruale è molto comune. Le sensazioni variano da donna a donna e da ciclo a ciclo.E' bene non sottovalutare il dolore mestruale. Può essere un campanello d'allarme per "l'endometriosi", una patologia molto diffusa ma poco conosciuta.

3) LA RIPRODUZIONE

3.1) La fecondazione

La fecondazione avviene solo nella riproduzione sessuata anfigonica, ossia con la fusione di gameti. Il risultato della fecondazione è una nuova cellula, diversa dai gameti e unica nella sua specie, chiamata zigote. L'ovulo, avvolto dalla zona pellucida e dal cumulo ooforo, dopo essere stato rilasciato dall'ovaio entra nella tuba e la percorre, favorito dai movimenti di contrazione della muscolatura liscia della tonaca muscolare e dalle correnti provocate dal battito delle ciglia. Lo spermatozoo, che ha subito la maturazione spermatica e la capacitazione (sono circa 300-500) durante il transito lungo le vie genitali femminili, incontra l'uovo nella porzione ampollare delle tube. Inizia la reazione acrosomale: la membrana acrosomale e quella plasmatica dello spermatozoo si fondono, dando origine a pori che permettono la secrezione di enzimi litici acrosomali, che digeriscono il cumulo ooforo e la zona pellucida. Cadute la membrana plasmatica e quella acrosomale esterna, lo spermatozoo in corrispondenza della parte anteriore della testa rimane avvolto solo dalla membrana acrosomale interna. A quest'ultima è associata l'acrosina un enzima che permette il superamento della membrana pellucida.
Sulla superficie dello spermatozoo sono presenti proteine dette bindine che si legano ai recettori situati sulla membrana dell'uovo, permettendo il riconoscimento specie-specifico, cioè il blocco delle fecondazioni tra specie diverse. Superata la zona pellucida lo spermatozoo viene a trovarsi fra la zona pellucida e l' ovolemma, il cosiddetto spazio perivitellino, ove entra in rapporto con la membrana plasmatica dell'ovocita in corrispondenza della regione post-acrosomale, zona nella quale le membrane dei 2 gameti iniziano a fondersi : fusione dei gameti. La penetrazione determina nell'ovocita il processo di attivazione. Appena avviene la fusione, ioni sodio migrano all'interno della cellula, provocando un cambio di polarità della membrana dell'uovo. Questo avvenimento rappresenta il blocco rapido della polispermia. La fusione stimola l'uovo a rilasciare un'ondata di calcio (proveniente dagli accumuli citoplasmatici) a partire dal sito di ingresso dello spermatozoo: reazione corticale.
A sua volta il calcio attiva lo sviluppo dell'uovo, che è fermo in metafase II, e attiva il blocco lento della polispermia, che consiste nella fusione dei granuli corticali contenuti all'interno dell'uovo con la membrana plasmatica. A questo punto la polarità della membrana torna nello stato normale. I granuli corticali contengono enzimi che rompono le connesioni tra l'uovo e la zona pellucida e rimuovono i recettori per gli spermatozoi dalla superficie dell'uovo. Altre sostanze contenute nei granuli corticali fanno entrare acqua per osmosi al di sotto della zona pellucida, staccandola dalla membrana plasmatica, e la induriscono, impedendo l'ingresso di altri spermatozoi. L'uovo crea un cono di fecondazione che circonda il nucleo dello spermatozoo, che perde la sua membrana e viene trascinato all'interno del citoplasma dell'uovo. Inoltre la cromatina si condensa e viene avvolta da membrane del Reticolo Endoplasmatico. Si forma così il pronucleo maschile, che si unisce con il pronucleo femminile, generatosi al termine della seconda divisione meiotica. Entrambi contengono numerosi nucleoli primari, e sono aploidi, ma fondendosi danno origine ad una cellula diploide, lo zigote.

3.2) Sviluppo embrionale

Prima e seconda settimana
Si forma un embrione con due strati di cellule; si aprono le cavità dell'amnios e del sacco vitellino.

Terza settimana
Si formano la notocorda e l'inizio del tubo neurale.

Quarta settimana
Il tubo neurale si chiude. Il cuore batte. Si fomano gli abbozzi delle braccia, la coda e gli archi branchiali.

Quinta settimana
Si formano i calici ottici, le fossette del cristallino e gli abbozzi delle gambe. L'encefalo si allarga.

Sesta settimana
Si formano i raggi delle dita e le orecchie esterne; compaiono i pigmenti retinici. Spariscono la coda e gli archi branchiali.

Settima settimana
Si fomano i raggi delle dita dei piedi. Le ossa iniziano indurirsi. La schiena si raddrizza e si formano le palpebre.

Ottava settimana
Gli arti superiori si piegano ai gomiti. I genitali cominciano a differenziarsi. Le dita sono separate.

Nona settimana
Si separano le dita dei piedi. Si sviluppano la palpebre. Sono presenti le principali divisioni dell'encefalo.

Decima settimana
Cresce il mento. Le narici si separano. La faccia assume aspetto umano. I genitali esterni si differenziano in maschili o femminili.

Undicesima e dodicesima settimana
E' visibile un collo distinto. I genitali sono completi. Compare il riflesso della suzione.

Quarto e quinto mese
Si formano le cellule del sangue. Tutti gli organi principali, eccetto i polmoni, completano lo sviluppo. Compaiono i capelli e i peli sul corpo. La madre avverte dei movimenti spontanei.

Sesto e settimo mese
Il feto può essere vitale se nasce prematuro. La palpebe si riaprono. Si sviluppano i polmoni e la circolazione polmonare. E' possibile la suzione del pollice. Si deposita del grasso sottocutaneo.

Ottavo e nono mese
Aumenta il deposito di grasso sottocutaneo. I peli sul corpo spariscono. I capelli sono ben sviluppati. La maggior parte dei sensi anche. Il feto si gira a testa in giù nell'utero.

Nascita
L'utero inizia a contrarsi. Dopo qualche ora, il bambino viene espulso dall'utero tramite la vagina.

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